Il borgo di Pico
La sua storia
Pico, piccolo comune di circa tremila abitanti in provincia di Frosinone, è un suggestivo angolo della Ciociaria, arroccato su una collina a ridosso di monte Pota, a cavallo tra il Lazio e la Campania.
Il centro storico ricorda una tipica strutturazione di età medioevale, con strade strette, regolari, concentriche, collegate da scalinate che si snodano attorno al castello e una cinta muraria interrotta da quattro porte per l’accesso al centro abitato, di cui resta intatta quella di San Rocco.
Numerosi sono i documenti antichi che riportano riferimenti al piccolo borgo fortificato: l’espressione Oppidum Pica risale al 1126 e trovasi negli Annales Casinenses seu Anonimy Casinensis Chronicon.
Dista Km 12 dalla ferrovia Roma-Napoli, a ridosso dei monti Aurunci che lo separano dalle cittadine marine di Gaeta e Sperlonga. Dista quaranta minuti circa dal Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, dall’Abbazia benedettina di Montecassino e dalle cistercensi di Casamari e Trisulti, nonché da Anagni e Fiuggi.
Si raggiungono agevolmente Roma, Napoli e L’Aquila che distano un centinaio di chilometri. Il paese si trova anche a meno di 20 minuti dal sito archeologico di Fregellae e dal museo dove si può ammirare l’Homo cepranensis.
Lo scrittore Tommaso Landolfi, nativo di Pico, lo descrive come “un minuscolo paese, un borgo sperduto tra le montagne”. “(…) Siamo insomma a casa nostra, già si profilano le bizzarre e possenti sagome degli Aurunci, dietro cui è il mare di Formia e Gaeta, già si intravede quel piccolo monte Pote che getta un’ombra immane sulla mia casa…”
Il nome
L’origine del nome è oggetto di controverse discussioni; l’unica accezione più probabile è la derivazione dalla radice celtica “pic”, punta aguzza, forse per lo sperone su cui sorge il castello.
Un pò di date
589 d.C. anno in cui risalgono le prime testimonianze inerenti al paese a causa dell’invasione dei Longobardicdi Zotone, duca di Benevento che distrusse Montecassino e Pico.
1049 la formula Castrum qui nominatur Pika attesta ufficialmente l’esistenza di Pico e del Castello, fatto erigere da Giovanni Scinto signore di Aquino e da questo momento la storia del paese si intreccia strettamente alla storia del suo castello, intorno alle cui mura si è sviluppato il primo nucleo abitativo.
Giovanni Scinto e sua moglie Alfarana, nello stesso anno, donarono la chiesa di S. Marina di Pico all’abate di Montecassino; sul portale infatti dell’Abbazia, fra tutti i possedimenti benedettini ivi riportati, viene menzionata tale donazione.
Il castello, oltre a rappresentare un caposaldo del confine tra il Ducato Romano e la porzione di Ducato Longobardo ricadente nella sfera cassinese, fungeva da raccordo tra il territorio della Flumetica e il mare.
1542-1547 dopo varie contese e baronie il castello fu feudo di Ottavio Farnese, quando Pico sotto Carlo III entrò a far parte del Regno di Napoli 1742 le locali famiglie Conti e Landolfi acquistarono il castello mentre i terreni feudali furono venduti ai privati cittadini.
1802 con decreto sovrano del I agosto, Pico fu fregiato con il titolo di Regia Città.
1861 il paese divenne un comune della provincia di Caserta “Terra di Lavoro” e appartenne al circondario di Gaeta
1890 capoluogo di mandamento e fino a tale anno sede di pretura e di un carcere mandamentale.
1927 la giurisdizione territoriale passò alla neonata provincia di Frosinone.
1944 la cittadina fu sconvolta e parzialmente distrutta durante la battaglia di Montecassino in occasione del II conflitto mondiale. Durante i lunghi mesi del fronte, il paese subì l’occupazione dei tedeschi, prevalentemente nel centro storico ed a causa dei ripetuti bombardamenti i cittadini furono costretti a riparare in montagna.
Dove siamo
Per raggiungere Pico il piccolo e grazioso borgo della Ciociaria ci sono diverse possibilità:
In auto:
Da Roma o da Napoli tramite la Via Appia S.S. n.7 si raggiunge Formia, quindi Itri (LT), di qui si prosegue lungo la Strada Regionale 82/Civita Farnese per meno di 30 km;
Tramite Autostrada A1 le uscite più vicine a Pico sono Ceprano 19 km proseguendo lungo la SR82 e Pontecorvo 10 km proseguendo su Strada Provinciale 628/Leuciana.
Con il treno:
La linea ferroviaria tratta Roma-Napoli:
“via Formia” per i Comuni in provincia di Latina
“via Cassino” per i Comuni in provincia di Frosinone
Dalle stazioni ferroviarie Pico è collegato con i mezzi di linea dell’Azienda di Trasporto Pubblico Regionale CO.TRA.L. (www.cotralspa.it Numero Verde 800-150008)
Woodpark di Itri
I parchi avventura o parchi acrobatici sono delle installazioni aeree in ambiente naturale costituite principalmente da percorsi di diversa difficoltà e lunghezza sospesi tra gli alberi, che puoi affrontare in tutta sicurezza, tramite cavi d’acciaio, pedane sospese in legno, corde e dispositivi di protezione individuali, in completa autonomia ma sempre sotto la supervisione vigile di operatori competenti.
Il parco avventura è un luogo divertente ma allo stesso tempo riflessivo, qui la natura nelle sue diverse forme può essere scoperta attraverso giochi e attività in grado di suscitare interesse e curiosità stimolando la creatività.
Il Woodpark nasce con il sogno di creare un ambiente immerso nella natura, una struttura organizzata allo scopo di svolgere attività ludico/motorie all’aperto ma anche un posto in cui riscoprire la natura, il rispetto per l’ambiente ed il rapporto con se stessi.
Attività all’aperto, relax, socialità, riciclo creativo: questo e molto altro è ciò che offre il Woodpark di Itri.
Il percorso
In questa pagina potete trovare la descrizione e il tracciato della quinta edizione della XCP dei Lupi Parco dei Monti Aurunci.
Il percorso è perfettamente percorribile e sistemato al fine di garantire sin da subito la presenza di atleti sul tracciato.
Si fa presente che il percorso di gara ricade nel territorio di un'Area Naturale Protetta, per tanto si ricorda di osservare la massima cautela nel percorrere i sentieri, evitare di spaventare animali al pascolo oltre ad evitare di disperdere rifiuti.
Quando si incontrano cancelli , passaggi in proprietà privata durante la prova percorso, si ricorda di richiudere e percorrere il fondo rispettando le norme dettate dal buon senso e dalla buona educazione.
All'nterno della mappa sotto riportata sono segnalati i punti di ristoro, l'assistenza tecnica, i parcheggi e quant'altro possa essere utile alla vostra permanenza a Pico nel giorno della gara.
Descrizione del Percorso gara
La quinta edizione dell’XCP dei Lupi si presenta con tante piccole novità' sul percorso, a partire dal punto di partenza posto presso la piazza dell'ufficio postale, da lì si parte per via Canterella per circa 3 km su asfalto con pendenze rilevanti, dopodiché' si prenderà' un antico tratturo molto sassoso e sconnesso che dopo circa 1,5 km ricondurrà su asfalto per dirigersi verso Valle Vona.
La Valle è immersa nel Parco dei Monti Aurunci, a cavallo tra i comuni di Pico e Campodimele, qui 10km di single track, faranno da cornice tecnica alla gara.
Il single track più lungo quello denominato Pozzo Ranucci condurrà i bikers all’esterno dell’area Parco dirigendosi verso localita' Vatarrana, da lì si scende per un tratturo, quindi dopo 1 km si volta a destra in modo da imboccare un altro piccolo single track denominato "bob", nome che vi lascia già percepire uno stile di guida veloce e tecnico tra dune di terre rosse che non permettono distrazioni, al termine si risale per percorrere l'anello di Colle Fronzillo, circuito di tratturi misti sterrato sassi e breccia.
L'anello ci porterà all'ultima salita impegnativa della gara, 3km di salita con pendenza media del 7% porterà alla conquista di Monte Pota.
Se vi aspettate che le difficoltà siano terminate non si poteva finire in bellezza con una discesa tanto tecnica quanto insidiosa tanto da esser battezzata “covid-19”, quindi si percorrerà un tratturo molto scorrevole che finisce con il single track dei lupi, discesa di 800mt molto veloce che condurrà finalmente all'arrivo concludendo con un kilometraggio di 40 km e 1520 di dislivello positivo.
↓Scarica la traccia del percorso↓
A tutti voi che ci verrete a trovare auguriamo tanto divertimento!